Dopo il ricorso all’Antitrust, alla Commissione Europea, e al TAR contro la circolare dell’ADE e la raccolta di quasi 6 mila firme online

Un ricorso all’Antitrust ed alla Commissione Europea contro la norma, un ricorso al  TAR contro la circolare dell’Agenzia delle Entrate, e una raccolta di quasi 6 mila firme alla petizione on line lanciata da CNA Installazione e Impianti.

Sono queste le armi con le quali è stata combattuta, e vinta, la battaglia contro lo sconto in fattura per i lavori di efficientamento energetico delle abitazioni, che la Commissione Bilancio del Senato, ha abrogato con un emendamento approvato ieri, anche grazie all’impegno della senatrice veneta, Roberta Toffanin.

“E’ una vittoria dell’artigianato e delle piccole imprese  che hanno testardamente e pervicacemente denunciato i nefasti effetti che lo sconto in fattura avrebbe provocato nel nostro settore e ne ha chiesto sin da subito l’abrogazione. E’ una vittoria di chi ha sempre mantenuto una posizione coerente perché convinto della giustezza delle proprie idee” ha commentato Alessandro Conte, Presidente di CNA Veneto.

Cna, assieme alle altre rappresentanze dell’artigianato si è battuta per dimostrare che il beneficio fiscale sconto in fattura che la legge di conversione del decreto crescita ha affiancato a quello “ordinario” costituito dalla detrazione d’imposta, non risultava conforme ai principi comunitari e nazionali in materia di concorrenza e aiuti di Stato.

“Siamo orgogliosi della nostra battaglia e della nostra vittoria. Sarebbe stato davvero un nonsenso penalizzare con questi forti limiti un settore, quello dell’efficientamento energetico ormai totalmente green, in cui impiantisti e piccole imprese hanno grandi prospettive di operatività”, commenta Alessandro Conte Presidente di CNA Veneto.