Regione Veneto, ecco dove non installare gli impianti FV a terra

La Giunta della Regione Veneto ha deciso con una deliberazione dovenon si possono installare gli impianti fotovoltaici a terra: siti inseriti nella lista mondiale dell’UNESCO; zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar; Rete Natura 2000; superfici inserite nell’elenco geositi; aree agricole interessate da produzioni agroalimentari di qualità;aree a elevata utilizzazione agricola. La deliberazione approvata lo scorso 29 ottobre, nell’ultima seduta, e presentata dall’assessore ai lavori  pubblici Massimo Giorgetti, di concerto con i colleghi Zorzato, Manzato e Conte, ha dato seguito all’iter avviato lo scorso marzo con l’ provvedimento poi sottoposto alla valutazione della Terza Commissione del Consiglio regionale.
Secondo quanto proposto dalla stessa Commissione e alla luce degli ulteriori approfondimenti svolti da marzo a oggi dalle strutture regionali competenti, è stato deciso di riformulare il provvedimento originale trasformandolo in proposta di deliberazione amministrativa che l’Assemblea di palazzo Ferro Fini definitivamente sarà chiamata a varare. L’assessore Giorgetti ha dichiarato: “abbiamo rispetto delle linee guida emanate nel 2010 per impianti alimentati da fonti rinnovabili; queste dispongono che le Regioni possono procedere all’individuazione delle aree non di insediamenti in ragione della loro particolare sensibilità e vulnerabilità alle trasformazioni territoriali e paesaggistiche. La finalità è duplice: non rallentare la realizzazione degli impianti, offrendo agli operatori un quadro certo e chiaro di riferimento e orientamento per la loro localizzazione e nel contempo garantire la tutela dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, delle tradizioniagroalimentari locali, della biodiversità e del paesaggio rurale delle aree di pregio presenti nel nostro territorio, conciliando le politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio con quelle di svilu energie rinnovabili attraverso atti di programmazione rispondenti alla quota di burden sharing che è stata assegnata al Veneto”