Incentivi auto ecologiche 2013: come richiederli online

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Nonostante le notizie di rinvii e ridimensionamenti di diverse settimane fa, gli incentivi auto 2013-2015 si avviano a diventare effettivi. Sembra ormai pronto per la registrazione presso la Corte dei Conti il decreto ministeriale attuativo facente parte del Decreto Sviluppo approvato lo scorso agosto e che, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, andrà a sbloccare i fondi per l’acquisto di veicoli ecologici a basse emissioni.

Nel frattempo, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha messo a disposizione dei cittadini un sito Web dedicato che spiega agli interessati tutti i dettagli del piano triennale degli ecoincentivi decisi dal Governo lo scorso anno, compreso uno spazio aggiornato costantemente che informa i cittadini della quantità dei fondi residui.

L’aspetto che più di tutti ha acceso le discussioni nei mesi scorsi è l’importo stanziato per l’iniziativa, che per il periodo dal 2013 al 2015 prevede l’erogazione di 120 milioni di euro complessivi: una somma che è stata fin da subito ritenuta insufficiente da molti addetti ai lavori, con il risultato che moltissimi automobilisti, soprattutto privati, rimarranno tagliati fuori dalle agevolazioni.

Alla ristrettezza dei fondi per gli ecoincentivi 2013 si deve aggiungere poi la considerazione che la maggioranza delle risorse sono destinate prevalentemente alle aziende, ovvero per l’acquisto di veicoli commerciali a ridotte emissioni o a mezzi ecologici per uso pubblico e solo una minima parte, pari a circa 4,5 milioni di euro è riservata ai cittadini che intendono sostituire la propria auto personale con un modello a basso impatto ambientale.

Uno sguardo alle cifre indica che il fondo a disposizione per ognuno dei tre anni previsti nel piano incentivi vari di anno in anno, partendo dai 30 milioni di euro per il 2013 per passare ai 35 milioni del 2014, per poi finire nuovamente in crescendo a 45 milioni disponibili nel 2015, l’ultimo anno di copertura dei finanziamenti. Da notare comunque che il Governo si riservato di rideterminare l’importo delle risorse per il 2014 e 2015 in funzione dell’erogazione di fondi effettuata nell’anno precedente. Ad avere diritto agli incentivi saranno tutte le auto di nuova immatricolazione secondo dei criteri ben precisi e suddivise in base al livello di emissioni di CO2 dichiarate. Riceveranno un contributo fino a 5.000 euro tutti i veicoli con emissioni non superiori a 50 g/km, 4.000 euro saranno elargiti per l’acquisto di un veicolo con emissioni non superiori a 95 g/km e 2.000 euro per i veicoli che non emettono più di 120 g/km. Il bonus, in ogni caso, deve essere ripartito in parti uguali tra il contributo statale vero e proprio e lo sconto applicato dal concessionario.

A beneficiare dei contributi statali saranno modelli dalla diversa tecnologia di alimentazione, come veicoli elettrici, ibridi, a GPL e metano (compreso il biometano), idrogeno e biocombustibili vari, a patto però che contestualmente all’acquisto di un mezzo di questo tipo venga rottamato un mezzo della stessa tipologia, di età non inferiore a 10 anni e da almeno 12 mesi in possesso del soggetto (o di un familiare convivente) che richiede il bonus. Chi è interessato ad accedere agli incentivi non dovrà comunque fare alcuna richiesta, ma sarà lo stesso concessionario ad avviare la pratica per l’erogazione del contributo contestualmente alla firma del contratto di vendita della vettura. Il concessionario avrà quindi l’obbligo di confermare al Ministero l’avvenuta operazione non appena avrà consegnato l’auto nuova, per poi procedere, entro 15 giorni, a consegnare ad un demolitore il veicolo da rottamare.

 Fonte: MISE